Gli UFO? Sono “entità immateriali”. Parola dell’FBI

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…é questa la sconcertante conclusione a cui giunge un documento della polizia federale USA da poco desecretato e rintracciato dal lavoro del nostro amico Adriano Forgione (il documento integrale é disponibile sul sito ufficiale “The Vault”: link).  Altro che “extraterrestri” o marziani con le antennine venuti giù da chissà quale galassia su futuristiche astronavi, le “entità” che si spacciano per “alieni” sarebbero in realtà realtà sottili, assimilabili ai jinn o anche ai demoni, come affermano da decenni i partigiani dell’Ipotesi Parafisica.

Uno degli aspetti più interessanti del documento é la sua data: 8 Giugno 1947. Testimonianza del fatto che, appena a ridosso dei primi grandi “flags” ufologici, c’era già qualcuno che, in sede ufficiale, metteva seriamente in dubbio la popolare interpretazione extraterrestre, propendendo per chiavi di lettura più metafisiche. Solo 20 anni dopo, John Keel, nel suo Ufo, operazione cavallo di Troia, avrebbe proposto al grande pubblico la cosiddetta “ipotesi parafisica”, da noi riproposta recentemente nel libro Extraterrestri, le radici occulte di un mito moderno.

Alcuni passaggi del documento ufficiale (evidentemente frutto di una riflessione sugli avvistamenti e i cosiddetti “incontri ravvicinati”) sono davvero sorprendenti:

5 – “Essi NON vengono da un qualche ‘pianeta’, nel nostro senso della parola, ma da un ‘pianeta eterico’ (…)”;

6 – “I corpi dei ‘visitatori’ (…) si ‘materializzano’ automaticamente all’atto di entrare nel nostro livello vibratorio più basso (apporti)”;

7 – “La regione da cui essi provengono NON é il ‘piano astrale’ ma corrispondono ai LOKAS o ai TALAS (n.d.a. nella tradizione indù, questi termini indicano i vari “piani della realtà”, sia in senso superiore che in senso inferiore e infero). Gli studiosi di esoterismo comprenderanno meglio questi termini”.

 

 

 

 

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4 commenti

  1. Mbè, il fatto che qualcuno sospetti che esistano “piani dell’essere” paralleli e/o comunque osmotici, dando ragione non solo a studiosi del calibro di Guénon o di Shankara, ma anche a fenomeni più conosciuti nell’ambito della metafisica, e ad altri, più difficili a sintetizzare, nell’ambito degli spazi non euclidei, non è poi tanto male.
    La cosa che invece mi preoccupa è “l’uso” e “l’abuso” che si fa di ogni notizia del genere, impastoiandola di facilonerie, di tuttologie e scaraventandola nel calderone misteriosofo e new age o, ancor peggio, in quello a doppio petto di Piero Angela, e scatenando sia gli interpreti sedicenti scientifici come…. i paragnosti figli di paragnosta, i prana-tele-cine-indagatori.
    Ma con tutti i cavoli che abbiamo, non viene a nessuno il sospetto che certe “rivelazioni ufficiali” possano avere uno scopo distraente, molto, molto, ma molto materiale?
    Bah, caro Gianluca: che ce voi fa’!
    Claudio

    • Gianluca Marletta on

      Probabilissimo! In effetti, non mi hanno mai convinto sté “fughe” di notizie (anche perché, quando questi NON vogliono farle fuggire le notizie, mi sebra che sappiano tenerle ben strette …in gabbia). Cmq, é interessante che da tali “pulpiti” provengano versioni interpretazioni del fenomeno UFO un tantino differenti dai soliti “omini verdi” che tanto bacano il cervello alle folle degli ufofili…

  2. Alfredo Incollingo on

    Ho letto qualche tempo fa un saggio di Carl Gustav Jung intitolato “Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo”. Lo psicanalista, conosciuto per i suoi studi sul paranormale e sulla religione, afferma la natura psichica degli Ufo (che non indica per forza un astronave, ma qualcosa di cui non si conosce l’origine come il nome per intero ci indica). Jung afferma che gli oggetti che si vedono solitamente nel cielo li ritrova spesso nei sogni dei suoi pazienti: forme circolari ed evanescenti. Ad essi lo psicanalista attribuisce una serie di significati tra cui quello di Mandala, cioè il cerchio di totalità indiano. Queste apparizioni nei sogni e le allucinazioni non sono altro che una richiesta di integrità psichica che si mostrano in soggetti molto complessati. Queste ricerche le condusse anche su pazienti che avevano visto Ufo e studiando bene i casi Jung si accorse che tali soggetti soffrivano di una serie di complessi di cui erano inconsapevoli!