Da dove “deriva” l’Homo Sapiens? Nessuno lo sà! La faccenda si fa …imbarazzante

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Il darwinismo sempre più “alla canna del gas” per ammissione dei suoi stessi partigiani… E l’origine della nostra specie (e forse pure delle altre) é un mistero sempre più insolubile!

HOMO SAPIENS: L’UOMO VENUTO DA NULLA (di Enzo Pennetta)

Fonte: www.enzopennetta.it

Un libro scolastico di storia afferma che Homo sapiens non aveva punti di contatto genetici con le specie più antiche. E c’è subito chi grida allo scandalo.  La questione è stata sollevata dal sito oggiscienza in un articolo intitolato “Riscrivere Darwin? L’uomo venuto dal nulla… pubblicato il 5 dicembre. Il tutto prende origine dal racconto di una giornata scolastica nella quale uno studente rivolge una domanda al suo professore di scienze: “Prima liceo, ore 9, lezione di scienze. Davide Sassi, il prof, sta parlando di evoluzione, mentre Andrea, in fondo alla classe, sbuffa: “Prof, ma queste cose non sono superate? A me risulta che secondo le ultime scoperte sul DNA l’uomo non sia imparentato con alcun ominide preesistente. È scritto nel nostro libro di storia”. Sassi non crede alle sue orecchie, sicuramente Andrea ha capito male. Ci scommette una pizza. Perde”A parte il danno economico derivante dalla perdita della pizza, l’esterrefatto insegnante e la redazione dioggiscienza corrono subito ad analizzare le possibili implicazioni delle affermazioni del libro di storia: “Sassi è esterrefatto (e noi con lui): “Non si tratta solo di enormi stupidaggini. Sono anche scritte in modo molto sapiente, mischiando informazioni più o meno corrette con affermazioni del tutto errate. Una tecnica del panino che mi fa supporre che ci sia dietro un’intenzione ben precisa, quella di far entrare nella scuola idee di stampo creazionista. Se diciamo che Homo sapiens non è parente di nessuno, allora l’unica conclusione logica che possiamo trarre è che sia stato creato”.

Ecco l’insidia, se diciamo in giro che non ci sono prove certe dei collegamenti tra i vari ominidi potrebbe insinuarsil’eretico pensiero creazionista. Convinti a questo punto di trovarsi di fronte ad un’operazione di “intelligence” delle temute “divisioni vaticane all’attacco di Darwin”, oggiscienza corre ai ripari interpellando chi di divisioni vaticane se ne intende, l’antropologa molecolare Olga Rickards la quale interviene per chiarire come stiano effettivamente le cose: “È giusto dire che Homo sapiens non derivi da H. habilis, H. erectus o H. neandertalensis, ma questo non significa che non abbia legami di parentela, e dunque genetici con loro. Il punto è che negando ogni parentela, nego anche la possibilità che abbiano un progenitore comune, cioè nego un percorso evolutivo. E rimango con la patata bollente in mano: da dove è saltato fuori Homo sapiens?”, afferma la Rickards.

In sostanza la prof. Rickards conferma quanto sostenuto dal manuale di storia: i vari Homo non derivano l’uno dall’altro. Ma questo, secondo la prof, non significa che essi non abbiano legami di parentela tra loro. Insomma, sembra che l’errore imputato al manuale di storia non sia nelle premesse ma nelle conclusioni: i vari Homo non derivano l’uno dall’altro ma vanno considerati parenti per salvare l’attuale ricostruzione dei fatti. E qui ci sarebbe davvero da non credere alle proprie orecchie. Le risultanze paleontologiche vengono piegate alla dimostrazione della teoria, quanto di più antiscientifico potremmo immaginare. La ricostruzione dell’evoluzione umana è infatti frutto di una sovrapposizione tra dati reali e collegamenti ipotizzati, come si può vedere dal seguente grafico del prof. Giorgio Manzi riportato sul sito paleontologiaumana.it.  Ma se si eliminano i collegamenti tratteggiati restano solo delle linee isolate. Come si può vedere sullo stesso sito, i dati disponibili non autorizzano a trarre conclusioni di parentele (nel grafico sotto quello citato sono più evidenti le incertezze e gli autentici spazi vuoti tra i vari ominidi).

Sembrerebbe proprio che tutto sommato lo studente, e il suo libro di storia, non abbia torto, che a differenza di quanto sostenuto da oggiscienza, le mancanze di parentela non siano solo “enormi stupidaggini“. L’unico torto dell’alunno del prof. Sassi sembra essere stato quello di aver gridato che “il re è nudo”. Ma visto che si parla di libri scolastici vorrei sottoporre al prof. Sassi e ad oggiscienza, quanto scritto su un recentissimo testo di scienze per il biennio dei licei: ”Circa dieci milioni di anni fa, una lunga fascia di territori orientali dell’Africa (dall’odierna Etiopia al Sudafrica) venne colpita da un clima piuttosto arido. I discendenti delle antiche scimmie dovettero adattarsi a fare a meno della foresta e a cercare il cibo nella savana. Così impararono a camminare sulle zampe posteriori in posizione eretta. La capacità di camminare con due gambe offrì il grandissimo vantaggio di liberare le mani per afferrare sassi e bastoni, o per portare ai propri piccoli il cibo raccolto”.

Che ne dice prof. Sassi, e che ne dicono la prof. Rickards e i redattori di oggiscienza di questa affermazione. Qui sì che c’è da rimanere esterrefatti. Che prove ci sono per questa ricostruzione? Perché mai le antiche scimmie anziché adattarsi alla savana non si sono spostate insieme alla foresta? Giustamente a questa considerazione un mio studente ha così commentato: se veramente discendiamo da quelle scimmie che, anziché fare qualche metro e spostarsi nella foresta, sono rimaste nella zona dove gli alberi si stavano seccando, i nostri antenati erano davvero gli esseri più stupidi dell’epoca. Come dargli torto? E poi, come si fa a dire “così impararono a camminare sulle zampe posteriori in posizione eretta”. Come sappiamo è impossibile imparare a camminare in posizione eretta, perché ciò avvenga sono prima necessarie delle forti modificazioni dell’articolazione dell’anca e dell’inserzione tra capo e colonna vertebrale. Non trovate che ci sia da indignarsi per queste affermazioni e non per quelle oggetto dell’articolo su oggiscienza?

L’articolo su oggiscienza poi si conclude così: “siamo una specie nuova, certo. Ma è altrettanto certo che ci siamo evoluti da specie preesistenti (anche se non conosciamo di preciso tutti i passaggi e forse non li conosceremo mai, visto che non si è trattato di una sequenza lineare di eventi). E che continuamo a evolvere. Dire il contrario, dirlo a dei ragazzini e dirlo in un libro di testo (strumento in cui loro hanno piena e totale fiducia: quello che dice è il libro è verità assoluta) è soltanto una svista banale, un errore che può capitare?”. Su una cosa concordo pienamente, i libri scolastici sono una cosa troppo importante per permettere che vi siano riportati racconti fantastici come quello della scimmia che si alza sulle zampe posteriori e diventa bipede per via dei cambiamenti climatici. Troppe favole vengono raccontate  e spacciate per scienza, questo dovrebbe provocare la reazione dei media che si occupano di scienza. E che dire poi della grande opera di divulgazione ideologica fatta in nome della scienza che compie un personaggio come Richard Dawkins nel suo ultimo libro dedicato proprio ai ragazzi “The Magic of Reality“? (vedi CS- L’evoluzione secondo Richard Dawkins). E che dire degli errori scientifici compiuti dallo stesso Dawkins nello stesso libro? Scommettiamo che né oggiscienza né la prof. Olga Rickards denunceranno gli errori che ho segnalato?

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22 commenti

  1. La verità è che gli uomini a fatica tollerano la più grande delle verità: la scienza deve essere cumulativa. La scienza può essere confutata e riscritta senza alcun problema. Ma molti hanno la necessità di “far sistema” e così si arriva a compilare testi “definitivi” con toni poco elastici. L’evoluzione è una materia attualmente incompleta, data la sua complessità. Prendiamo atto di questo e amen. Probabilmente un giorno, per serendipità, troveremo il famigerato progenitore. Quel giorno cercheremo il progenitore del progenitore, e via di seguito. Senza manie di onnipotenza da parte di nessuno: sono percorsi troppo scomodi.

  2. Non bisogna per forza essere un creazionista per rendersi conto che la teoria evoluzionista classica si sta arrampicando sugli specchi. Il problema per tutti gli storici e paleontologi e che l’alternativa scientifica non c’è. Non esiste al momento una teoria che la sostituisca senza prendere in considerazione Dio o il suo proggetto. Quindi non è solo un problema scientifico, ma anche culturale e religioso. Per molte persone(scienziati compresi, che si dicono atei e poi credono alla teoria evoluzionista come se fosse un atto di fede) non è possibile coniugare i due aspetti…l’idea di una “scienza sacra” in occidente è tabù. Personalmente nei Veda ho trovato le risposte che cercavo in equilibrio tra religione e scienza. Penso che siano gli unici testi che una volta interpretati forniscono un’alternativa valida.

  3. Ma scusate un’attimo! Qui non si sta parlando del celeberrimo “Anello Mancante”? Io ne sento parlare da tempo, cosa c’è di nuovo?

  4. stando agli ultimi dati l’homo sapiens sapiens appare in africa 300.000 anni fa, pur avendo un progenitore comune non discende direttamente dall’homo sapiens neandertalensis (che andrebbe tolto dalla ssp sapiens). l’homo erectus seguì una linea evolutiva a parte e si estinse. il progenitore comune tra le specie di ominidi scoperte e classificate geneticamente è l’homo ergaster, dal quale circa 1,4milioni di anni fa si evolsero tre linee morfologiche-genetiche di ominidi, l’homo herectus, l’homo mauritanicus e l’homo antecessor. la linea genetica dell’homo erectus si distinse dalle altre due perche il ceppo di origine, una popolazione di homo ergaster presente nell’est dell’africa, migrò in asia differenziandosi dagli esemplari stanziali in africa per isolamento, e si estinse circa 150.000 anni fà. gli altri due homo si espansero in africa ed europa, ma circa 700.000 anni fa si estinsero totalmente in europa e in parte dell’africa in seguito ad una glaciazione detta “era glaciale gunz”, i superstiti dei due ceppi diedero vita ad una nuova sottospecie, di cui manca il marcatore genetico ma dal quale si sa nacquero l’homo rhodesiensis, evoluto da un ceppo rimasto in africa, e l’homo sapiens neandertalensis, evoluto da un ceppo migrato in europa via spagna circa 600.000 anni fa. l’homo rhodesiensis riuscì a espandersi in asia ma questo ceppo si estinse più o meno nello stesso periodo dell’homo herectus per effetto della glaciazione “riss”, dalle popolazioni di homo rhodesianensis che rimasero in africa si evolse l’homo sapiens sapiens, circa 300.000 anni fa, in seguito ad una estinzione di massa che portò la specie sull’orlo di una estinzione (inverno vulcanico continentale), ricostruendo a ritroso la storia genetica di tutte le attuali popolazioni umane si sa che discendono tutte da 5000 donne vissute 300.000 anni fa in africa, da li partì una migrazione di massa, circa 70.000 anni fà, che portò l’homo sapiens a conquistare nel giro di 30.000 anni africa, asia ed europa, estinguendo l’homo neandertalensis per competizione-predazione (come testimoniano le ossa di neandertalensis cotte e rotte per estrarre il midollo negli accampamenti di sapiens in europa)in poco più di 20.000 anni. dai ceppi di sapiens stabilitisi in asia si evolse l’homo di cro magnon (andrebbe definito homo sapiens sapiens di cro magnon), che colonizò america ed australia. l’ultima terra colonizzata dall’uomo è la patagonia, circa 12.000 anni fa. Questa è la storia GENETICA dell’evoluzione del genere homo dal progenitore comune all’attuale superstite.

  5. Ma certo, sicuramente ogni specie esistente (soprattutto l’uomo ovviamente) è stata creata così com’è dal P.E. I fossili secondo me li hanno creati degli artisti molto ingegnosi per dar fastidio ai creazionisti (dotati da potenti documenti come romanzi, romanzi e…si, altri romanzi) e che dire…Se al mio ragazzo fa male il petto non posso non sentirmi colpevole per quella costola di cui la mia propropro[…]progenitrice lo ha privato! Comunque, visto che sono state dette abbastanza assurdità passerei a ciò che realmente voglio dire: A parte il fatto che l’intero testo si basa su un rigiramento delle parole della Dottoressa presa in esame volto a dire che il creazionismo è senz’altro la spiegazione più COMODA, vorrei dire che la scienza si basa su delle prove che hanno bisogno di tempo per essere trovate, non si basa sulla fantasia ISTANTANEA. Nel ‘600 non si avevano prove della struttura dell’universo e momento momento…cosa venne fuori? Che il sistema geocentrico era giusto e Galileo era un eretico. Oggi invece che le prove sono arrivate cosa si dice? Forse che per magia l’universo ha cambiato struttura nel giro di 4 secoli? La verità è che i creazionisti e i loro “simili” basano, così come hanno sempre fatto,la loro ideologia non su delle PROVE ma sulla negazione a priori delle prove altrui e sulla mancanza di volontà nel dare corpo a delle testimonianze reali che li supportino. Forse perchè non hanno prove a favore della loro tesi fatta eccezione per alcuni “romanzi religiosi” scritti un paio di millenni fa.

    • Gianluca Marletta on

      Quello che l’articolo sostiene non mi sembra che sia un’apologia del cosiddetto “creazionismo” (men che meno di quella caricatura che é certo creazionismo “all’americana”). L’articolo sostiene semplicemente dei “dati di fatto”: punto. Anche i FOSSILI che lei cita sono dei dati di fatto, e non é certo colpa di nessuno che …proprio sul fronte dei ritrovamenti fossili il darwinismo faccia acqua da tutte le parti!
      Dove sono quelli che venivano chiamati “anelli di congiunzione”? Da nessuna parte.
      Dove sono le tracce di quel “lento e progressivo” processo evolutivo immaginato da Darwin e dai suoi epigoni?
      Da nessuna parte.
      La paleontologia testimonia, al contrario, grandi “esplosioni” biologiche (con apparizioni di massa di innumerevoli specie) a cui fanno seguito estinzioni di massa solo milioni di anni dopo.
      Insomma, se evoluzione c’é stata questa non ha niente a che vedere con le storielle che ci raccontano fin da piccoli sui libri di scuola…

  6. Peccato solo che l’evoluzione ad un certo punto si sia fermata, altrimenti avremmo anche superato i creazionisti 🙂

  7. Per arrivare all’uomo e ai primati, passando per tutte le altre specie straordinariamente complesse e congegnate in modo matematico, bisogna partire necessariamente dal brodo primordiale e magari da una prima forma ameboide stabile e dotata di nucleo con DNA e RNA messaggero, mitocondri, ribosomi e organelli vari inseriti nel citoplasma. L’unico problema è che una volta che si è formato un organismo procariote perfettamente stabile in realtà non c’è necessità alcuna di evoluzione poichè non ci sono predatori da cui difendersi e a causa dei quali sviluppare chissà quali congegni di difesa che ne alterino e ne migliorino la struttura. Cosa mangiavano tali organismi ? Forse si divoravano tra di loro o forse assorbivano tramite cloroplasti energia dal sole o dall’acqua ricca di sali minerali e carboidrati . Ma la divisione delle cellule primordiali in cellule di tipo animaloide e cellule di tipo vegetale quando sarebbe avvenuta e perchè? Comunque è palese che non ci fosse necessità alcuna di spinte evoluzionistiche . Quando c’è stabilità ed equilibrio in natura tutto rimane fermo . Non occorrono altre varietà di specie. Eppoi una cosa : il DNA dirige scientificamente la struttura di un organismo perchè contiene un codice preciso, ma per fabbricare DNA ci vuole una cellula già predisposta ad essere organizzata e diretta da esso. Il mucchietto di lipidi e protidi formatosi nel brodetto primordiale era assolutamente scollegato e privo di capacità organizzative. La cellula vivente invece è tutta un’altra cosa ! Tutti i libri di biochimica universitari quando dopo le necessarie premesse fisico-chimiche arrivano al brodo primordiale puntualmente non sanno come spiegare l’improvvisa formazione della VITA e puntualmente se la cavano per giustificarla con la solita cagata intellettuale : e dal brodo primordiale si sviluppò la vita ! Ma se ci ragionate un attimo sulla possibile condizione geologico- chimica della Terra in quel periodo 3 e passa miliardi di anni fà arriverete alla conclusione che non c’era alcuna necessità di sviluppi vitali. Provate a rovesciare in una pozza d’acqua,naturalmente sterile, un secchiello di grassi, aminoacidi, carboidrati e aspettate . Aspettate, aspettate , hai voglia ad attendere che si formi qualche accidente vitale ! Anche per un milione di anni ! Non si formerà un cacchio. La storia poi del Carbonio con i suoi 4 legami covalenti che agganciano in modo stabile Ossigeno e Idrogeno e Azoto poi rimane un mistero . La Vita parte tutta da lì. E le molecole che si formano nei viventi devono essere tutte destrogire assolutamente. Altro mistero. Per il Darwinismo ci vuole molta fantasia ma è sempre frutto del cervello bacato di un Massone ateo dell’800.
    max

  8. claudio Lanzi on

    Ho una grave domanda che mi assilla da sempre e che, a mio insipiente avviso, sembra destinata a restare priva di soluzione:

    Ma in base a quale decreto legge, o a quale fulminante rivelazione, o a quale metodo, qualcuno ha deciso che l’Uomo Sapiens sia realmente Sapiens?

  9. jackblack77 on

    l’utente Max (ma al mondo non è l’unico ovviamente), utilizzando gli strumenti gentilmente forniti dalla Scienza Ufficiale, in 20 righe smonta alla base l’impalcatura (tanti paroloni tenuti assieme con il chewing-gum) costruita in duecento anni dalla Scienza Ufficiale. Nientemeno. E senza mai tirare in ballo testi sacri o tradizioni antiche, ché comunque non sarebbe vietato.
    Già questo fa capire quanto povera e misera sia la Scienza Ufficiale.
    Poi con l’ultima frase dimostra di aver capito anche la causa prima di tale Errore Scientista Madornale.
    Avercene, di gente così.
    Io aggiungo solo una cosa: fra qualche anno wikileaks pubblicherà i bonifici dei sigg.ri Rockfeller e Rotschild sul conto corrente di Dawkins, ma naturalmente per gli evoluzionisti questo non vorrà dire nulla, come al solito.
    Comunque bello questo blog, ci sono arrivato da Santaruina.

    p.s.@Claudio Lanzi
    il fatto stesso che qualcuno abbia definito “sapiens” un gruppo eterogeneo di individui unicamente sulla base della loro capacità cranica, è una prova del fatto che questo qualcuno possa essere definito imbecille, unicamente sulla base della sua capacità di pensare, che evidentemente è inversamente proporzionale alla capacità della sua scatola cranica.

  10. La scienza ufficiale non è la Verità rivelata, fornisce solo delle tesi non sempre suffragate da prove ma solo da deduzioni da parte di studiosi che si sono circondati di una discreta aura di autorevolezza. Oggi ci sono dubbi anche sull’esattezza delle tesi di Einstein sulla Relatività. Grazie all’esperimento di Bell è stato dimostrato che alcune particelle in determinate condizioni possono tranquillamente superare la velocità della luce, figuriamoci se non si possono tranquillamente smentire anche le fesserie sull’evoluzionismo di cui lo stesso Darwin ebbe a riconoscere le pericolose lacune. In natura possiamo avere micro adattamenti in specie animali poco complesse su piccola scala, ma l’adattamento ( più che naturale e logico ) non fà l’evoluzione ,che è tutta un’altra cosa ! Come dire che una rondine non fà primavera. E comunque tutto l’impianto della Natura è talmente organizzato, talmente complesso, talmente equilibrato nelle sua meravigliosa interconnessione che stupisce che che tutto sia avvenuto casualmente.
    Portando all’esame di zoologia tra le tante cose anche la struttura incredibilmente complessa e perfetta del mitilo (ovvero la classica cozza) mi sono sempre chiesto come abbia fatto a produrre in milioni di anni (per presunta evoluzione naturalmente)degli esseri come gli uomini che valgono sicuramente molto meno sia sotto il profilo morale che sotto il profilo del rispetto della natura e degli altri esseri viventi ! Le Tradizioni e le Scritture Sacre parimenti si sforzano disperatamente di dare un significato sul come possa essere venuto al mondo una ciofeca come l’uomo e sul quale significato possa avere, dato che la Terra beneficerebbe alla grande della sua scomparsa visti i danni che è solo stato capace di combinare.

  11. Se studiaste a fondo l’evoluzione e parimenti la biologia molecolare non scrivereste articoli così sommari. Non capisco questa voglia di negare l’evidenza dell’evoluzionismo a favore della non evidenza del creazionismo.
    Debole è la fede di chi si aggrappa a tali artifizi.

  12. il problema e’ che basta dire “non lo so”. “da dove arriva l’uomo” risposta “non lo so” e non si fa la figura degli ignoranti, ma semplicemente si ammette che allo stato attuale la scienza non puo spiegare come sia nato l’uomo.

  13. Max dice che “formato un organismo procariote perfettamente stabile in realtà non c’è necessità alcuna di evoluzione poichè non ci sono predatori da cui difendersi e a causa dei quali sviluppare chissà quali congegni di difesa che ne alterino e ne migliorino la struttura.” E’ un assunto errato poiché non tiene conto del continuo ed inesorabile cambiamento dei parametri ambientali e degli effetti cosmici. Il mondo è in costante cambiamento che ti piaccia o meno. Non c’è stato alcun intervento di un’entità extratemporale che ha incistato l’umanità sula Terra. Non bisogna cambiare teoria astrofisica ma bisogna adattare la teoria teologica come hanno sempre fatto gli uomini da quando religione esiste. La discontinuità folle la introduce il monoteismo scaturito dalla bibbia. gli uomini hanno cominciato a dar fuori di matto pensando di essere il sommo scopo per cui tuto è stato creato. Ma noi non siamo il fine siamo il mezzo, il veicolo della vita, uno dei tanti, quello meglio adattato, il dominante, o quello che volete ma non il senso stesso dell’universo. Rassegnatevi e siate solidali con tutti gli esseri viventi con cui vi trovate a vivere senza smanie di superiorità. Il cristianesimo è la più gigentesca operazione di contraffazione della verità e dei fati storici. Una follia legalizzata. Richiede violenza poichè per imporre la menzogna non c’è altro modo che eliminare i disidenti. sanno che sul confronto intellettuale la perdono.

  14. Infatti si trincerano dietro ai tabù e non si espongono al confronto pubblico libero. Oppure indossano la maschera dello studioso imparziale e scinetifico. Cioè vogliono apparire scientifici senza applicare il metodo scientifico. La scienza non confeziona dogmi, quello lo fà la chiesa cattolica. La scienza verifica e sperimenta e ogni modello è in evoluzione.

    • Gianluca Marletta on

      La quantità di luoghi comuni sciorinata nel tuo intervento é davvero sconcertante. Evoluzione, discontinuità introdotta dal “folle monoteismo” (quale discontinuità,se in un’ottima monoteista OGNI ASPETTO della realtà é manifestazione di un attributo divino?); noi siamo il “mezzo, il veicolo della vita” (la vita, ovvero quella “cosa” talmente complessa fin nelle sue forme più “semplici”, da mandare in corto circuito i calcolatori?). Siamo seri, su…

  15. I luoghi comuni sono quelle doxa molto diffuse. A me non sembra che il mio discorso sia così popolare. Quì in Italia, almeno, è più diffusa la credenza di Gesù. Quindi i tuoi giudizi sono facili privi di ragioni argomentate. La discontinuità di cui parlo riguarda il fatto di pensare dio come qualcosa che prescinde dall’osservazione naturale, dei cieli (fin dai primordi e dai Sumeri/Babilonesi in poi passando per gli Egizi fino ai Greci e ai Romani. Questo intendo. Certo c’è sempre un dio ma il dio desunto arbitrariamente dalla bibbia – di cui in verità nulla si potrebbe dire tranne che è – si discosta totalmente dall’esperienza mondo contingente; come se si ribellasse alle sue leggi. Sulla vita ho detto un’altra cosa da te non ben compresa. La vita è quell’essenza misteriosa – come anche tu testimoni – che trascende la nostra esistenza. Noi non siamo il fine di tutte le cose, della creazione; quella forma vivente per cui “dio” ha creato tutto. Per dirla al tuo modo. Noi siamo partecipi della vita. Essa ci attraversa. Pensare di essere il fine è come porsi al di sopra di tutte le altre forme di vita e ciò determina anche discriminazione tra uomo ed uomo. Chi è superiore e chi è inferiore. Chi sta con dio e chi no. Chi sta con dio alla fine si sente autorizzato ad eliminare come essere superfluo chi non sta con il tuo dio. Quindi la religione produce uno spirito violento più di quanto tu possa immaginare. La teoria evoluzionista è più pacifista di quella creazionista che crea presunzione di superiorità ontologica. Scendete dal piedistallo : è il mio consiglio. Io sono certo, leggendo il vangelo, che Gesù sarebbe evoluzionista. D’altronde, di dio non si deve avere alcuna immagine e se è principio di tutte le cose non può aver fatto le leggi fisiche per puro divertimento. Sarebbe davvero un dio feroce. Comunque, sono perfettamente consapevole che le cose che dico non potranno mai essere accettate in Italia dove si vive sotto una campana di vetro fata di ideologie, dogmi ed irrazionalità eletta a criterio di pensiero. Nessuno è profeta in casa propria. Io non dico che dio non esista. Ma certamente non è quello cattolico, troppo specifico. dio, per me, è l’universo coincide con esso. non è maschio, non femmina; non ha cervello. Anzi se proprio dovessi atribuirgli un sesso sarebbe più razionale che fosse femmina. Certamente non maschio. quindi direi che il genere feminile è superiore a quello maschile posto a servitù per ragioni evolutive. Comunque sono sempre approssimazioni umane poiché l’origine è una materia che va al di là di qualsiasi comprensione. Il problema è che l’umanità cerca di elaborare i suoi modelli. E’ pericoloso staccarsi totalmente dal mondo esperibiie come fanno le religioni monoteistiche. c’è tempo per capirlo con una bella catastrofe umanitaria. solo così gli uomini accettano il proprio status di fallibilità. Intanto la chiesa cattolica e i monoteismi in genere hanno dimostrato di aver preso delle cantonate gigantesche sulla natura. Tutto a suo tempo. Che dice il giudice ho pasato l’esame dela serietà. Non m’illudo. Figuriamoci. Non credo tu sia in grado di discutere liberamente su certi argomenti.

    • Alèudin - preghierecorte on

      “Di Dio si può sapere solo ciò che non è.” S. Tommaso

      «Dio si conosce meglio nell’ignoranza»
      «se lo comprendi allora non è Dio»
      S. Agostino

      “Dio è il totalmente altro.”
      Rudolph Otto (Luterano)

      Per non parlare dei mistici Carmelitani, dei padri del deserto etc. etc.

      Dio si è rivelato in Gesù proprio per il suo essere inconoscibile da parte della nostra ragione.

  16. Il “dio” – nome convenzionale comune dato al principio di tutte le cose – di cui parlo è ancora più inconoscibile, innominabile, inimmaginabile, di quello cristiano che è un essere dalle fattezze peculiari, creatore dell’uomo come destinatario della creazione; consacratore di un popolo come prediletto. L’uomo non è quella creatura definitiva che molti pensano. Siamo noi che presumiamo di essere l’apice della vita in quanto vogliamo illuderci di essere presenti a noi stessi; di controllare, condurre il nostro destino, le nostre funzioni vitali. E’ una rappresentazione catartica causata dalla paura della nonstra mortalità. Purtoppo le cose stanno diversamente. Il dio cristiano non è affatto un dio indefinito, perciò c’è chi pensa di averne cognizione tanto da imporre la propria visione agli altri in termini dogmatici. E noi sappiamo quanta distruzione gratuita ciò ha causato. Quanto dolore, quanto male. I cristiani non hanno il copyright di dio, né di Gesù di cui hanno stravolto il messaggio profondamente umanitario.

  17. Chissà, eppure…faranno la scoperta delle scoperte, cioè quella dell’acqua calda! andando indietro nel tempo si scoprirà che il nostro progenitore si chiama Adamo!

  18. Mi è sufficiente rispondere alla domanda da lei posta “Perché mai le antiche scimmie anziché adattarsi alla savana non si sono spostate insieme alla foresta?”. Se davvero le persone leggessero “The Origin of species” scoprirebbero il concetto di ISOLAMENTO GEOGRAFICO, egregiamente spiegato da Darwin. Le scimmie in questione si trovarono isolate in duo o più gruppi distinti a causa della formazione della Rift Valley africana, un tipico esempio di margine divergente ben esplicato dalla Teoria della Tettonica delle Placche negli anni 70 (ma probabilmente avreste da ridire anche su questa). Le due popolazioni di scimmie si trovarono completamente isolate l’una dalle altre, senza più possibilità di riprodursi tra di loro e quindi di ibridarsi. Le condizioni climatiche erano diverse nelle due zone (per spiegare il perché dovrei farle una dozzina di lezioni di climatologia, pedologia, geografia fisica ecc ecc), da una parte foresta e dall’altra savana. Per cui le scimmie che si trovavano nella savana, semplicemente, non ebbero la possibilità di migrare verso la foresta a causa del suddetto ostacolo naturale che era evidentemente insormontabile. Quindi non per noia o per stupidità ma, per l’appunto, per isolamento geografico.
    Concludo ricordandovi che il DNA conferma eccome la nostra discendenza da progenitori comuni alle attuali scimmie antropomorfe, laddove il nostro corredo genetico è identico per il 98,6% a quello dello scimpanzé.
    Detto ciò, e lo dico con la consapevolezza degli studi in Scienze Naturali che ho fatto e del corso all’accademia dei Lincei che sto seguendo, siamo ancora lontani da avere certezze su tutti i passaggi evolutivi che hanno portato all’Homo sapiens. Ma se ciò basta per affermare che quindi l’evoluzione non funziona sarebbe come dire “visto che vedo il sole muoversi nel cielo, allora è esso a ruotare intorno alla Terra”. La scienza ha bisogno di competenza, pazienza e tempo per trovare le risposte, non è come le superstizioni religiose che pretendono di avere le risposte a tutto poiché calate dal cielo.

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