L’astrologia cristiana: oltre i luoghi comuni che legano lo Zodiaco alla divinazione

3

Attualmente anche solo la parola zodiaco evoca alla mente un qualcosa legato alla superstizione e alla pratica della divinazione da parte di maghi o occultisti, i quali pretendono di prevedere le azioni dell’uomo contrastando ciò che dice appunto la dottrina cristiana. Nel mondo medievale e nei primi secoli dell’età moderna vi era una concezione completamente differente, dato che il binomio “astri-oroscopo” non aveva ancora saturato la società generando le demonizzazioni aprioristiche a cui siamo abituati oggi.Ci si chiederà come mai il cristianesimo delle origini condannò aspramente l’astrologia e la risposta sta nel fatto che le prime comunità cristiane avevano a che fare con un mondo ancora fortemente paganizzato e il rischio di idolatria era ancora molto forte. In età medievale invece, in un mondo completamente cristianizzato, si diffonde l’interpretazione allegorica come veicolo universale di ogni manifestazione religiosa: la mitologia classica si trasforma in una sorta di filosofia morale e come nell’Antico Testamento sempre più spesso si riconoscono prefigurazioni e anticipazioni della Nuova Alleanza, allo stesso modo sembra di poter individuare nelle leggende dei pagani prefigurazioni della verità cristiana. Lo stesso San Tommaso non demonizzava la suddivisione cosmica e anzi non escludeva una possibile influenza fisica dovuta alle forze cosmiche: « Astra inclinant, non necessitant » ( Gli astri influenzano, ma non costringono) la quale influenza però scompare davanti al libero arbitrio e alla volontà umana, perché limitata solo alla fisicità dei corpi.

Insomma lo zodiaco in se, rappresenta la suddivisione del tempo in base agli astri e alla posizione del sole nei vari periodi dell’anno, l’oroscopo connesso allo zodiaco invece è tutta un’altra faccenda, perchè cerca di trarre risposte da qualcosa di innocuo e naturale: le stelle e la loro posizione nel firmamento.

I medievali consci della fallacità delle divinazioni utilizzavano dunque lo zodiaco come strumento computativo e lo studio degli astri come strumento celebrativo della grandezza del Creatore, come dimostrano molti manoscritti nei quali appare il Cristo ( o l’Agnello) al centro delle dodici costellazioni zodiacali. E’ interessante notare come anche in moltissime chiese siano presenti simbologie astrologiche di questo tipo e addirittura le si ritrovano nei palazzi vaticani. Basti pensare all’affresco “L’astronomia”, nella stanza della Signatura.

Molto interessante è anche l’Ars Magna Lucis et Umbrae di Athanasius Kircher gesuita, filosofo e storico tedesco del XVII secolo. L’Ars Magna termina con il capitolo sulla “Sfera Mistica”, in cui elementi ermetici (circulus Hermetis) sono avvicinati ad elementi cristiani. La Luce infinita ed eterna è il Padre, lo splendore del Verbo divino il Figlio, dai quali procede lo Spirito dell’Amore (Spirito Santo), Trinità che sussiste ‘ab aeterno’. Kircher avvicina la Divina Trinità alla sfera di Ermete Trimegisto, “da nessun limite circoscritta, da nessuna misura definita, il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun luogo”. In questa sfera lo Zodiaco è ornato di dodici segni che corrispondono alle dodici emanazioni delle Virtù divine (attributi di Dio), e dei sette pianeti che corrispondono ai sette carismi spirituali della Chiesa (Sacramenti). I modelli e le idee della mente divina sono il Firmamento di tutte le cose. Secondo tale modello la Sfera Mistica, costituita dai sette pianeti che ruotano sotto il cerchio perpetuo dei dodici segni, “con il suo influsso fecondo porta al mondo mistico delle anime il frutto della vita eterna”. Kircher divide la sfera mistica in tre zone: Il mondo sublunare, regno delle ombre e dei mutamenti, è analogo alla Chiesa militante con le sue vicissitudini di ombre, nubi ed eclissi;2)Il mondo sidereo, dove si celano la Luce, la Chiarezza e la Bellezza, con l’influsso dei sette carismi spirituali, è sempre analogo alla Chiesa militante e indica il mondo mistico in quanto regione delle cose “che rendono stabili”; 3)il Firmamento o Empireo, è analogo alla Chiesa Trionfante, al regno dei Santi, “regno della Grazia e della Luce”, dove non c’è più giorno ne notte. E’ l’astrologia intesa come Scienza divina, l’astrologia della concezione dantesca e cabalista. Nella dottrina del Kircher, come già detto, i pianeti corrispondono ai sette sacramenti: la Luna, regina delle cose umide, indica il “lavacro vivificante del Santo Battesimo”; Mercurio indica il mistero del sacro Crisma col quale “l’anima rigenerata dall’acqua di vita e unta con l’olio della Salvezza, viene protetta dalle forze avverse”; il Sole simboleggia il Sacramento dell’Eucarestia, “fonte di Salvezza e nutrimento delle anime”; Marte il Sacramento della Penitenza; Giove il Sacramento dell’Ordine sacerdotale; Saturno i misteri dell’Estrema Unzione; Venere il Sacramento del Matrimonio. Sotto questo Zodiaco, il Sole di Giustizia (Cristo), lucerna del Paradiso, illumina, percorrendoli perpetuamente, le diverse condizioni dei Beati, che occupano i dodici segni zodiacali. Nell’Ariete sono i Martiri, nel Toro i Patriarchi, nei Gemelli i Dottori, nel Cancro i Confessori, nel Leone gli Apostoli, nella Vergine i Puri che hanno vinto le insidie della carne, nella Bilancia i Re e i Principi giusti, nello Scorpione i Penitenti, nel Sagittario i Predicatori, nel Capricorno gli Spiriti Contemplanti, nell’Acquario gli Anacoreti e infine nei Pesci gli Spiriti Trionfanti. Kircher dice anche che le stelle sono i Santi “che si rincorrono qua e là come scintille nel canneto”, ricordandoci quanto è scritto nel libro della Sapienza (3,7, Felicità dei Giusti) e cioè che le anime dei giusti nel giorno del giudizio “risplenderanno e come scintille nella stoppia (canne) correranno qua e là”. Dopo aver spiegato insomma le corrispondenza dei vari segni, Kircher conclude: “Tale è lo Zodiaco mistico articolato secondo le dodici tribù dei figli d’Israele nell’Apocalisse”.

 G.T.

Fonte: http://www.katholikos.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=8:code01&catid=8:cultura-cattolica&Itemid=132&hitcount=0

 

Share.

About Author

3 commenti

  1. Interessante…nel medioevo in realtà non esisteva nemmeno una così netta separazione tra astronomia e astrologia, che non veniva considerata eretica (fatta eccezione ovviamente per le deviazioni “divinatorie”).
    Come detto nell’articolo, molte chiese sono piene di simboli astrologici, e i primi orologi astronomici furono messi proprio sui campanili delle chiese.
    Un saluto.

  2. La bibbia proibisce astrologia, necromanzia, divinazione di ogni sorta sia come teoria che come prassi. La chiesa non crede all’ astrologia e non ne insegna la pratica.

Reply To das Cancel Reply