Le “false profezie”: un’arma di distrazione/distruzione di massa

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Mai come oggi, presunte “profezie” riempiono il web e condizionano la cultura di massa, spesso diffondendo sentimenti di paura, angoscia e disperazione nelle masse: a tal punto da far dubitare della stessa “spontaneità” di queste vere e proprie “epidemie culturali”. In quest’ottica, ci sembra più che mai attuale riproporre questo brano dell’esoterista francese René Guénon sull'”Inganno delle profezie” (quelle false), e su come esse giochino un ruolo importante nel “controllo” della mentalità di massa.

P.S.  A scanso d’equivoci, l’utilizzo di una fonte come quella di Guenon non implica affatto il nostro essere “guénoniani”, ma solo il riconoscimento della straordinaria conoscenza e preparazione che l’esoterista francese possedeva in questi campi…

P.S.S. Questo articolo é (anche) una risposta alle numerose critiche piovuteci addosso a causa della pubblicazione su questo blog dell’articolo sul Decennio delle Catastrofi previste come possibili scenari dalla Fondazione Rockefeller. Evidentemente, anche noi, in una certa misura, siamo un pò caduti nel gioco del “terrorismo mediatico” che certi Poteri hanno interesse a diffondere nelle masse… Chiediamo venia.

L’INGANNO DELLE «PROFEZIE» di René Guénon
(Tratto dal saggio “Il regno della quantità e i Segni dei Tempi)
“La mescolanza di vero e di falso, che s’incontra nelle «pseudo-tradizioni» di fabbricazione moderna, si ritrova in quelle pretese«profezie», le quali, specie in questi ultimi anni, vengono diffuse e sfruttate in tutti i modi per fini come minimo piuttosto enigmatici; se diciamo pretese, è perché dev’essere ben chiaro che la parola «profezie» non può essere applicata propriamente se nonagli annunzi di avvenimenti futuri contenuti nei Libri sacri delle differenti tradizioni, provenienti cioè da un’ispirazione d’ordine puramente spirituale; in tutti gli altri casi il suo impiego è assolutamente abusivo, ed il solo termine conveniente è allora quello di«predizioni».
Queste predizioni possono del resto provenire da fonti molto diverse, alcune sono state ottenute applicando certescienze tradizionali secondarie, e queste sono certamente le più valide, ma a condizione di poterne veramente capire il significato,cosa non sempre facile perché, per diverse ragioni, esse sono generalmente formulate in termini più o meno oscuri, tali da nonchiarirsi se non dopo la realizzazione degli avvenimenti cui esse fanno allusione; perciò conviene non fidarsi, non delle predizioniin se stesse, ma piuttosto delle interpretazioni erronee o «tendenziose» che se ne possono dare.
Quanto al resto, per quel che vi èdi autentico, esso emana quasi unicamente da «veggenti» sinceri, ma assai poco «illuminati», i quali hanno scorto cose confuseriferentisi più o meno esattamente a un avvenire piuttosto spesso mal definito quanto alla data e quanto all’ordine di successione degli avvenimenti, e che, mescolandole inconsciamente con le loro proprie idee, le hanno espresse più confusamente ancora,tanto che non sarà difficile trovare in un contesto del genere tutto quanto si vorrà. A questo punto è facile capire a cosa servirà tutto ciò nelle attuali condizioni: dal momento che le suddette predizioni presentano quasi sempre le cose sotto una luce inquietante e talora terrificante, essendo questo l’aspetto che più ha colpito i «veggenti», per turbare l’opinione pubblica basta semplicemente diffonderle, tutt’al più accompagnandole con commenti che ne mettano inrisalto l’aspetto minaccioso e presentino gli avvenimenti in questione come imminenti [L’annuncio della distruzione di Parigi conil fuoco, per esempio, è stato diffuso in questo modo una quantità di volte con precisione di date; naturalmente niente di simile siè mai prodotto, ma è rimasta l’impressione di terrore che una cosa del genere non manca di suscitare in molte persone e che ilripetersi degli insuccessi della predizione non ha minimamente fatto diminuire]; se le predizioni concordano, l’effetto ne verràrinforzato, se invece si contraddicono, come può anche accadere, il disordine che ne deriva sarà ancora maggiore; ed in entrambi icasi tanto di guadagnato a vantaggio delle potenze di sovversione.
Bisogna inoltre aggiungere che tutte queste cose, generalmente provenienti da regioni assai basse del campo psichico, trascinano per ciò stesso con sé influenze squilibranti e dissolventi che neaumentano considerevolmente il pericolo; ed è senza dubbio per questa ragione che anche chi non vi presta fede sente tuttavia inloro presenza un malessere paragonabile a quello causato, anche a persone pochissimo «sensitive», dalla presenza di forze sottilid’ordine inferiore. Non si ha idea, per esempio, di quanta gente sia andata incontro a squilibri gravi, e talora irrimediabili, inseguito alle numerose predizioni in cui si parla del «Gran Papa» e del «Gran Monarca», le quali, pur contenendo tracce di certe verità, hanno subito strane deformazioni ad opera degli «specchi» dello psichismo inferiore e per giunta sono state ridotte dal metro mentale dei «veggenti», i quali le hanno in qualche modo «materializzate» e più o meno ristrettamente «localizzate» per farle rientrare nel quadro delle loro idee preconcette [La parte relativamente valida delle predizioni in questione sembra riferirsisoprattutto alla funzione del Mahdi e a quella del decimoAvatara; queste cose, riguardanti direttamente la preparazione del«raddrizzamento» finale, esulano dal tema del presente studio; teniamo però a far rilevare come la loro deformazione stessa si presti ad essere impiegata «alla rovescia» nel senso della sovversione].
Del resto, il modo in cui queste cose vengono presentateda parte dei «veggenti» in questione, che spesso sono anche dei «suggestionati» [Sia ben chiaro che «suggestionato» non vuole affatto dire «allucinato»; fra questi due termini si ritrova qui la stessa differenza che c’è fra l’intravedere certe cose immaginate consciamente e volontariamente da altri e l’immaginarle da soli «subcoscientemente»], ha molto a che fare con certi tenebrosi«retroscena», le cui inverosimili ramificazioni, a cominciare come minimo dall’inizio del XIX secolo, sarebbero particolarmentecuriose da seguire per chi volesse scrivere la vera storia di quei tempi, storia certamente ben diversa da quella che viene insegnata«ufficialmente»; in ogni caso non è nostra intenzione entrare qui nei particolari di queste cose, per cui, su una questione cosìcomplicata e del resto manifestamente imbrogliata a bella posta in tutti i suoi aspetti [Si pensi per esempio a tutto ciò che è statomesso in opera per rendere completamente inestricabile una questione storica come quella della sopravvivenza di Luigi XVII, e si potrà avere un’idea di quel che vogliamo dire qui], dobbiamo limitarci a qualche osservazione di carattere generale, pur nonavendo potuto passarla completamente sotto silenzio per evitare che l’enumerazione dei principali elementi caratteristicidell’epoca contemporanea ne risultasse troppo incompleta, dal momento che anche qui ci troviamo in presenza di uno deisintomi più significativi della seconda fase dell’azione antitradizionale.
Comunque sia, la semplice diffusione di predizioni del tipo suddetto è in definitiva solo la parte più elementare del lavoro a cui attualmente ci si dedica in proposito, perché, nel caso specifico, il lavoro è già stato fatto quasi per intero, anche se a loro insaputa, dagli stessi «veggenti»; in altri casi, invece, bisogna elaborare interpretazioni più sottili per portare le predizioni a corrispondere a certi disegni. Ciò accade specialmente per quelle basate su talune conoscenze tradizionali, ed è la loro oscurità che viene allora messa a profitto per quel che ci si propone [A questo proposito le predizioni di Nostradamus sono l’esempio più tipico ed importante; le interpretazioni più o meno straordinarie a cui esse hanno dato luogo specie in questi ultimi anni sono pressoché innumerevoli]; certe profezie bibliche stesse sono soggette, per la suddetta ragione, a tale tipo di interpretazioni«tendenziose», i cui autori sono del resto spesso in buona fede anche se da annoverare fra i «suggestionati» che servono asuggestionare gli altri; si tratta di una specie di «epidemia» psichica altamente contagiosa, la quale però rientra anche troppo benenel piano di sovversione per essere «spontanea», anzi, come tutte le manifestazioni del disordine moderno (ivi comprese lerivoluzioni che gli ingenui ritengono «spontanee»), presuppone per forza di cose una volontà cosciente al suo punto di partenza.La cecità peggiore sarebbe quella di vedere in queste cose una semplice questione di «moda» senza importanza reale [La stessa«moda», invenzione prettamente moderna, non è una cosa del tutto priva di importanza se la si intende nel suo vero significato: essa rappresenta il cambiamento incessante e senza scopo, in contrasto con la stabilità e l’ordine regnanti nelle civiltàtradizionali]; lo stesso dicasi della crescente diffusione di certe «arti divinatorie», certamente non così inoffensive come potrebbe parere a chi non va in fondo alle cose: in generale sono relitti incompresi di antiche scienze tradizionali quasi completamente perdute, le quali, oltre al pericolo già inerente al loro carattere di «residui», sono per di più arrangiate e combinate in modo taleche la loro messa in azione, con il pretesto dell’«intuizione» (e questo punto d’incontro con la «filosofia nuova» è in se stesso piuttosto notevole), apre la porta all’intervento di tutte le influenze psichiche del tipo più dubbio [Ci sarebbe molto da dire aquesto proposito, specie per quanto riguarda l’uso dei Tarocchi, in cui sono presenti le vestigia di una scienza tradizionaleincontestabile che, quale ne sia l’origine reale, presenta anche aspetti piuttosto tenebrosi; con ciò non intendiamo alludere allemolteplici fantasticherie occultistiche a cui i Tarocchi hanno dato luogo e che in gran parte sono trascurabili, bensì a qualcosa dimolto più effettivo che rende assai pericoloso il loro uso per chiunque non sia sufficientemente garantito contro l’azione delle«forze inferiori»].
Vengono anche utilizzate, mediante appropriate interpretazioni, predizioni dall’origine piuttosto sospetta, ma d’altronde assai antica, le quali probabilmente non furono emesse in vista delle circostanze attuali, anche se le potenze di sovversione avevanocon tutta evidenza già ampiamente esercitato la loro influenza a quell’epoca (si tratta soprattutto del periodo a cui risalgono leorigini stesse della deviazione moderna, dal XIV al XVI secolo), ed anche se non è da escludere che esse sin d’allora avessero invista, unitamente a scopi più particolari ed immediati, anche la preparazione di un’azione che doveva compiersi solo a lungascadenza [Coloro che fossero curiosi di conoscere particolari su questo aspetto della questione potrebbero utilmente consultare, a parte le riserve da fare su certi punti, un libro intitolato Autour de la Tiare,
di Roger Duguet, opera postuma di qualcuno che ha avuto a che fare da vicino con certi «retroscena» a cui abbiamo fatto allusione in precedenza e che, alla fine dei suoi giorni, ha voluto portare la propria «testimonianza», come dice egli stesso, e contribuire in una certa misura a svelare questi misteriosi«retroscena»; non importano le ragioni di carattere «personale» che hanno potuto determinare la sua azione, perché esse, in ognicaso, non tolgono evidentemente niente all’interesse delle sue «rivelazioni»].
Tale preparazione, del resto, non è mai venutameno; essa è continuata sotto altre modalità, di cui la suggestione dei «veggenti» moderni e l’organizzazione di «apparizioni» di carattere poco ortodosso rappresentano uno degli aspetti in cui più nettamente si palesa l’intervento diretto delle influenze sottili; ma questo aspetto non è il solo e, quand’anche si tratti di predizioni apparentemente «fabbricate» pezzo per pezzo, influenze del genere possono altrettanto bene entrare in gioco, anzitutto in virtù della fonte «contro-iniziatica» da cui emana la loro ispirazione prima, e poi anche a causa di certi elementi che vengono presi per servire da «supporto» a tale elaborazione. (…).
Ma non è tutto: di tanto in tanto, richiamandosi (…) a sedicenti predizioni qualsiasi, ed affidandosi a calcoli la cui fondatezza resta sempre assai mal definita, viene enunciata la data precisa che deve segnare «l’entratadell’umanità in una nuova èra», o anche «l’avvento di un rinnovamento spirituale» (vedremo più avanti come questo vada inteso in realtà); molte di queste date sono già passate, e non sembra che si sia prodotto niente di particolarmente significativo: ma allora, cosa può voler dire tutto ciò? Ecco infatti un’altra utilizzazione delle predizioni (diversa, intendiamo dire, da quella per cui esse aumentano il disordine della nostra epoca seminando dappertutto il turbamento e lo scompiglio) e neanche forse la meno importante, in quanto consiste nel farne un mezzo di suggestione diretta, contribuendo effettivamente a determinare la produzione di certi avvenimenti futuri; prendendo ad esempio un caso molto semplice per facilitare la comprensione, forse checon l’annunciare insistentemente una rivoluzione in un certo paese e ad una certa epoca, non si contribuirà realmente a farlascoppiare al momento voluto sotto l’egida di chi ne abbia l’interesse? Per taluni, attualmente, si tratta in fondo soltanto di creare uno «stato d’animo» favorevole alla realizzazione di un «qualcosa» che rientra nei loro disegni e che senza dubbio può trovarsidifferito per l’intervento di influenze contrarie, ma che così si spera di indurre a manifestarsi un po’ prima o un po’ dopo; cirimane da esaminare più esattamente a cosa tende questa impresa «pseudo-spirituale», e, senza voler per ciò essere minimamente«pessimisti» (tanto più che, come abbiamo spiegato in diverse occasioni, «ottimismo» e «pessimismo» sono due atteggiamentisentimentali opposti che devono restare ugualmente estranei al nostro punto di vista strettamente tradizionale), è doveroso affermare che si tratta di una prospettiva assai poco rassicurante per un avvenire abbastanza prossimo.
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6 commenti

  1. anna rita bernardini on

    nel libro la profezia di celestino è descritto l’animo umano e ciò che esso genera la scienza sta dando conferme di ciò siamo e diventiamo ciò che pensiamo il pensiero crea la realta

  2. “Per taluni, attualmente, si tratta in fondo soltanto di creare uno «stato d’animo» favorevole alla realizzazione di un «qualcosa» che rientra nei loro disegni”

    Lungi anche da me qualsiasi guenonismo, tuttavia la frase sopra citata è degna di ogni meditazione. Basta guardare cosa sono riusciti, negli ultimi trent’anni, a fare i liberisti ovvero gli epigoni ultimi, postmarxisti, dell’Antitradizione. Ossia convincere l’opinione pubblica, mediante la creazione di uno specifico “état d’ésprit” attraverso messaggi mediaticamente diffusi ogni giorno, che è necessario smantellare tutto ciò che è pubblico, compresa la scuola, per cedere ogni bene comune e servizio sociale al capitale ed alla finanza globale. Il sistema mediatico è funzionale alla creazione degli “stati d’animo” necessari a portare i popoli verso gli obiettivi stabiliti dai vari circoli globalisti sul tipo della Trilaterale o del Bilderberg. E poi parlano di “democrazia”! Sì, quella eterodiretta dagli “iniziati” dei poteri forti ed in tal senso tra una dittatura politica di massa e la tecnocrazia globale non c’è differenza. Anzi il rapporto è favorevole piuttosto alla prima dal momento che almeno, nei tempi che furono propri di quelle esperienze politiche, esisteva ancora il Politico.
    Cari saluti.

    Luigi Copertino

  3. Fino a che punto l’uomo può essere abbietto… tanto quanto riesce a visualizzarlo nella sua mente. Gli operatori della ghigliottina, durante la rivoluzione francese, grondanti del sangue delle loro vittime, facevano una pausa allegra per andare a mangiare pane e formaggio, e bere vino. I soldati della Gestapo, in alcuni paesi baltici, si stupivano del modo selvaggio in cui le popolazioni locali massacravano gli Ebrei. Mentre le Twin Towers stavano ancora bruciando, e molti civili innocenti venivano inceneriti, molti nel mondo si sono rallegrati. Come Caino, gli esseri umani sono cattivi, sanguinari e peccatori.

  4. Il discernimento finale di questi “strumenti” e delle loro rivelazioni è compito della Chiesa, al cui insindacabile giudizio tutti noi dobbiamo sottometterci con fiducia. Si consulti a questo riguardo la pagina: ” Apparizioni e rivelazioni: scopi e significato, discernimento, atteggiamento e responsabilità dei fedeli “.

  5. gold account la chiesa é fatta da uomini fallibili come gli altri che spesso di certe cose ne sa molto poco e ormai segue idee moderne. Questa sudditanza serve più a frenare la conoscenza che a chiarire le cose. E’ ovvio che il senso comune, tanto caro alla chiesa, non serve in certi ambiti.

  6. Questo esoterista mi pare che scriva con uno stile troppo allusivo quasi a voler evitare di entrare troppo nel merito, quasi per pudore. Inoltre dice cose risapute del tipo che le profezie sono confuse o riflettono le idee dei veggenti e degli interpreti o sono pessimiste o influenzano gli eventi.

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